Delle cose fuggevoli e le cose eterne

Ognuno ha tanta storia
tante facce nella memoria
tanto di tutto, tanto di gnente
le parole di tanta gente.

Tanto buio, tanto colore
tanta noia, tanto amore
tante sciocchezze, tante passioni
tanto silenzio, tante canzoni.

E’ stato un giorno intenso. Nel arco di solo ventiquattro ore ho ricevuto un complimento, un sorriso, una critica, un gesto poco comprensivo, un ringraziamento, un aiuto e una lamentela. Tanti momenti, tante emozioni! A volte, le cose positive mi alleggeriscono e mi lasciano aperto e sorridente per una giornata intera. A volte, se mi toccano l’egotismo, mi appesantiscono e mi lasciano chiuso nel mio orgoglio. Le cose negative spesso mi lasciano arrabbiato, frustrato e concentrato su cose che non posso cambiare. E a volte un momento negativo mi può lasciare anche felice di avere un’opportunità di ascoltare, di regalare la pazienza e l’azione amorevole. Lo conoscete questo fenomeno?

Tutti questi momenti però, se mi lasciano gioioso o se mi lasciano frustrato, comunque mi lasciano. Il contesto del ringraziamento passa, le parole della litigata si dimenticano, l’ego si sgonfia, la rabbia si scioglie e anche il sorriso se ne va. Tanto di tutto per tanto di gnente?

Il sorriso però non è scomparso, l’avevo solamente passato a qualcun altro nello stesso modo in cui è stato passato a me. Uguale per la rabbia: qualcuno me l’ha trasmesso perché gli è stata trasmessa prima a lui (lei), e poi, senza essere consapevole di quello che faccio, la rimetto in giro con la prima persona che passa, o forse con una persona a me cara. Invece di essere effimeri le emozioni sono durevoli assai, molto di più che i contesti nei quali ci vengono trasmesse. E lo trovo stranissimo che la maggior parte dei miei pensieri sono concentrati sul contesto e non sulla trasmissione dell’emozione. Il primo si disintegra e il secondo crea una nuova catena e non potrò mai sapere dove andrà a finire.

La gioia, la rabbia, la frustrazione, l’odio, l’amore e la paura sono tutti fili lunghissimi che tessiamo ogni giorno e in ogni momento. Riceviamo un filo e lo tessiamo insieme agli altri che sono fra le nostre mani, e poi lo passiamo alle persone con cui siamo in contatto. E’ bello vedere il percorso di un sorriso e i modi in cui abbiamo fatto felici gli altri, passandogli la felicità che abbiamo ricevuto. Ma è anche triste vedere il percorso della rabbia, i modi distruttivi in cui esprimiamo ciò che ci è stato trasmesso, specie verso persone a cui vogliamo bene.

Forse “sempre” è una parola troppo grande. Visto così, però, se riusciamo a tagliare quel filo della rabbia, cambiare quel altro della paura, e rafforzare quello della gratitudine, è sicuro che gli effetti dureranno per tanto. Tanti sorrisi, tanta calma, tanta stabilità e per tante generazioni. Con questo sguardo, cosa è fuggevole e cosa è eterna?

Anche tu così presente
così solo nella mia mente
tu che sempre mi amerai
tu che giuri e giuro anch’io
anche tu amore mio
così certo e così bello.

Anche tu diventerai
come un vecchio ritornello
che nessuno canta più.

Carissima Gabriella. Avevi la capacità di esprimere un’emozione al massimo e di farla sorgere nel cuore di chi ti ascolta. Suscitavi sentimenti, le amplificavi e le trasmettevi per persone che magari hanno difficoltà a riconoscerle. Mi dispiace, quindi, la tristezza e la disperazione che trovo in queste tue parole, e non posso fare altro che tessere insieme i fili preziosi che mi hai passato insieme ad altri non meno preziosi.

Il tuo amore certo e bello non è per sempre, neanche tu, neanche io e neanche la tua Roma. Le fonti della tua ispirazione però continuano a ispirare. La capacità che hai ricevuto di metterti in contatto con le emozioni continua il suo percorso, l’avevi trasmesso a tanti, e come! Accolgo la tua gioia e la faccio sentire agli altri, accetto la tua vivacità e la lascio influenzare il modo in cui approccio il mondo. Ascolto la tua tristezza, la trasformo in gratitudine e poi lascio che il nuovo filo prenda la sua strada. Così insieme diventeremo un ritornello, senza nome, che si canterà per molto tempo.

Grazie Gabriella.

1 pensiero su “Delle cose fuggevoli e le cose eterne

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