Completata la nuova grande opera del cavaliere

Silvio Berlusconi, nuovamente eletto come capo governo, non si ferma nemmeno per un attimo. Nonostante le previsioni cupe dell’economia italiana – il pil in calo, il deficit fiscale e la crescita economica ben sotto il medio europeo – il cavaliere annuncia il compimento del suo più grande progetto fin ora. “Dopo anni di progettazione, di impegno e di arduo lavoro”, ha dichiarato questa mattina davanti a Palazzo Grazioli, “è un onore presentare come regalo personale al popolo italiano il Canale di Messina.”


Il canale, 3,2 km di larghezza, separa la penisola siciliana dal continente all’altezza delle città di Messina e di Reggio di Calabria. Il primo ministro evidenziava la convergenza d’interesse al livello nazionale: “il 14 aprile gli italiani hanno espresso il loro desiderio di più produttività economica, di maggior trasparenza e di autonomia. L’apertura del Canale è una risposta completa. Oltre a creare nuove opportunità d’impresa e offerta di lavoro nell’area dei servizi di trasporto, ora è chiaro a tutti il motivo per cui ho assistito gli offshore account e le transazioni di fondi neri destinati al mio caro amico Salvatore (Cuffaro – edr.) e altre organizzazioni siciliane. In più, non c’è un esempio migliore del principio di autonomia che tagliare fisicamente la regione dal resto del paese. Ho discusso il progetto a lungo con il ministro Bossi, e nonostante sia dal nord era sempre a favore dell’idea. Si può anche pensare a un progetto simile ma più ambizioso al nord che chiamo il Canale Po.”

In seguito all’affermazione che il “Canale” non è altro che una formazione geografica, il Cavaliere ha risposto che “in un paese libero e democratico come l’Italia non c’è luogo per bugie comuniste.”

4 pensieri su “Completata la nuova grande opera del cavaliere

  1. Grazie Ludovica, avevo paura che conoscendo Berlusconi la gente avrebbe pensato che erano notizie vere!

    Hmmm. il mio cugino che parla italiano e trova questo blog su Google cercando le notizie del suo politico preferito… De’ te c’è solo uno!

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